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Dulcis in fundo è un'espressione pseudo-latina interpretata in italiano come "Il dolce viene in fondo" (Giuseppe Fumagalli), ovvero "il dolce giunge alla fine del pranzo".
La locuzione ha origine sconosciuta. Definita "latino inesistente" da Enzo Mandruzzato, non è documentata nella letteratura classica a noi nota; la sua traduzione vulgata è infatti fuorviante:
"Una soave persona" (Dulcis) "nella tenuta" (in fundo) con conseguente ellissi di un verbo a completare l'incipit.
Mandruzzato commenta:
Ma con quest'aria di apertura di romanzo un po' rosa, si pensa a una bella figura femminile che viene avanti...
L'ironia deriva dal travisamento di dulcis (di genere maschile o femminile, non neutro come la traduzione "il dolce" vorrebbe suggerire) e fundus (di cui fundo è ablativo), che in un tale contesto ha di solito il significato di "tenuta agricola coltivata" e non di "estremità finale".